Traduttori per un giorno

Pubblicato il 13 Gennaio 2023
La testimonianza di un'alunna e un alunno sulla loro esperienza da "Juvenes translatores".

" All'inizio non ero molto convinto di partecipare al concorso, successivamente dopo che la mia prof di Francese (la prof. Neri) mi ha più volte incoraggiato ho deciso di iscrivermi, dopotutto ho pensato che sarebbe stata una buona opportunità per mettermi alla prova. Arrivato il giorno della prova, io e le mie compagne ci siamo recati insieme alla prof. Adriana Molteni e alle altre due partecipanti nell'aula di informatica e dopo un piccolo shooting fotografico con le maglie del concorso, abbiamo ricevuto i testi da tradurre e ci siamo messi all'opera. Le emozioni provate erano un misto di agitazione e curiosità, sapevamo com'era strutturata la prova, ma in quel momento toccava a noi.  In ogni caso nei giorni precedenti ci siamo allenati in classe con i testi delle edizioni degli anni precedenti e ci siamo confrontati in gruppi sulle varie traduzioni eseguite. Il mio testo (dal francese all'italiano) trattava il tema del rapporto tra i giovani e l'Unione Europea e come tipologia era un'intervista. Tutto sommato non era così complesso, le difficoltà principali erano alcuni vocaboli che non conoscevo e qualche espressione idiomatica, difficoltà comunque affrontabili poiché potevamo utilizzare i dizionari. Dopo aver riletto più volte il testo finale, ho premuto il pulsante "send your translation" e così è terminata questa esperienza breve ma intensa...che comunque rifarei."

Riccardo Arrigoni, 4AL

" Giovedì 24 novembre ho partecipato al concorso di traduzione "Juvenes Translatores". Avevo deciso di tradurre dall'inglese all'italiano e nelle settimane precedenti, con l'aiuto della mia professoressa di inglese, mi sono esercitata a tradurre alcuni testi degli anni passati. Il giorno della prova ero emozionata e molto incuriosita da ciò che mi sarei trovata di fronte. Il testo era una chat di messaggi tra una nonna e il proprio nipote diciottenne che si confrontavano sulle differenze tra l'essere giovane adesso e nel secolo scorso. Ho tradotto alcune espressioni molto colloquiali, imparando dei modi di dire che prima non conoscevo.

È stata un'esperienza molto piacevole a prescindere dal risultato e sono felice di essermi messa in gioco."

Caterina Maestri, 4AL

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